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Giuseppe ARENA
fotofrafie 1950-1970

a cura di Giovanni Scicolone e Angelo Pitrone

Materiale tratto da Foto Arena Ed. Pasolini, 2008

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Giuseppe ARENA

 

Negli anni  ’50 ad Agrigento chi sa usare la macchina fotografica ha un mestiere per le mani, un buon lavoro. Giuseppe Arena è uno di quei pochi giovani che intuisce la potenzialità della fotografia in termini professionali e per venticinque, trenta anni lavorerà in città e nella provincia con la concorrenza di pochi altri colleghi. Di fatto è quasi un regime di monopolio. Ecco perché non c’è abitante della città che non abbia nei suoi album di famiglia almeno qualche foto con stampigliato sul retro “Foto Arena”. Ed è così, come fotografo di riti familiari, che è noto il signor Giuseppe Arena.

Il suo obiettivo non punta solo su neonati e spose in metri di tulle. Lavora per la cronaca giornalistica, nera e sportiva. Chiuso lo studio fotografa la città, le sue ferite, i suoi mutamenti, i suoi volti. Ma in vetrina stanno i ritratti dei clienti o le immagini dei giocatori. Il negozio chiuderà poco meno di due anni dopo la sua prematura scomparsa, agli inizi degli anni Ottanta. La moglie e i figli ne conservano le attrezzature ed una mole di foto e negativi, alcuni dei quali in pessima condizione per l’umidità dello studio.

E’ stato avviato un lavoro di recupero e catalogazione sull’archivio meno noto di Giuseppe Arena che sta restituendo del fotografo e della città un’immagine inedita, che si pensava perduta.

Il lavoro di selezione del materiale per la mostra si concentra sul ventennio compreso tra il 1950 ed il 1970, con foto che ricostruiscono il percorso di cambiamento urbanistico e sociale di Agrigento. Il taglio della mostra sarà quello di un reportage perché lo sguardo del fotografo si è saputo fermare sulla soglia del puro documento.

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